Non è processionaria ma trattasi di Hyphantria cunea (Ifantria americana)
In questi giorni è stata segnalata e riscontrata su diverse piante in diverse località del territorio cittadino la presenza di un lepidottero defogliatore, un insetto che si nutre di foglie e parti verdi delle piante.
A prima vista la larva, che vive in gruppo ed è molto pelosa, può essere scambiata per una larva di processionaria
In realtà si tratta invece di un lepidottero di origine nord-americana, l’Hyphantria cunea, che da ormai quarant’anni si è insediato anche in Italia.
A differenza della processionaria, questo insetto non è assolutamente pericoloso né per l’uomo né per gli animali: non è infatti dotato di peli urticanti e quindi non può causare alcun danno.
I forti attacchi di Hyphantria cunea, che in alcuni casi possono portare alla completa defogliazione di interi esemplari arborei, sono probabilmente da ricondurre agli inverni caldi che hanno caratterizzato gli ultimi anni (a causa dei cambiamenti climatici).
Si condividono di seguito a tal proposito alcune indicazioni rispetto alle differenze con la processionaria e la scheda tecnica predisposta da IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente) sul lepidottero in questione.
Differenze tra Ifantria e Processionaria
Nella fase larvale l’ Ifantria cunea assomiglia alla Processionaria del Pino, ma vi sono invece differenze sostanziali:
H.cunea è innocua per l’uomo e per gli animali;
H. cunea è estremamente polifaga attaccando numerose specie di latifoglie, ma non è presente sulle conifere;
H. cunea non costruisce i tipici nidi bianchi cotonosi della processionaria ma ragnatele di fili sericei intorno ai germogli dove le larve di prima età si nutrono e trovano riparo;
le larve di H. cunea sono presenti nei mesi di agosto/settembre mentre le larve di processionaria in primavera (quando scendono dai nidi per interrarsi e proseguire il ciclo biologico);
H. cunea non rappresenta un rischio sanitario per l’uomo e gli animali come Processionaria e gli interventi di lotta devono essere attuati solo per limitare l’infestazione e quindi il danno sulle piante.
In ambito urbano i disagi maggiori in caso di forti infestazioni sono rappresentati dalle larve che, soprattutto quelle della generazione estiva, raggiunta la maturità a fine agosto-inizio settembre, abbandonano la vegetazione per raggiungere i ricoveri dove incrisalidare e svernare.
Il settore tecnico comunale è attivo per il monitoraggio della problematica ed in contatto con IPLA e Settore Fitosanitario di Regione Piemonte per valutare quali siano le eventuali azioni da intraprendere caso per caso.