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“A ruota libera”: il titolo che campeggia sui manifesti del festival “Canali” di Chivasso - che domenica 16 giugno taglia il traguardo della sua seconda edizione - ben riassume le caratteristiche dell’evento fortemente voluto dall’Amministrazione comunale della città.
Dopo l’esordio del 2023 dedicato all’atletica, quest’anno “Canali” - il festival nato all’interno del progetto del Distretto Urbano del Commercio e incentrato sulla valorizzazione del territorio, attraverso lo sport e la promozione turistica - si focalizza sul cicloturismo, come tratto distintivo non solo di un nuovo modo di intendere lo sport all’aria aperta, ma anche come elemento rilevante nell’offerta promozionale del Chivassese.
Ad aprire ufficialmente l’edizione 2024 di “Canali”, un dialogo a tutto tondo tra presente e passato con un testimonial d’eccezione, il pluricampione delle due ruote Claudio Chiappucci che dialogherà con Gino Cervi sul libro “L’ultima volta che se n’è andato Pantani” (Pagine Alvento), pubblicato in occasione del ventennale della scomparsa di Marco Pantani e la cui presentazione è, appunto, il primo appuntamento del festival “Canali” con inizio alle ore 15.30 di domenica 16 giugno.
Alle ore 18.00, invece, spazio ad una tavola rotonda di stretta attualità, “La strada si-cura. Vivere lo spazio pubblico tutelando l’ambiente e le persone”, moderata da Alberto Dolfin, ufficio stampa Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026 e giornalista “La Stampa” e “Il Corriere dello Sport-Stadio”, oltre che collaboratore di “Bici.Pro” e “Bici.Style”. Con Dolfin si confronteranno Elisa Gallo, giornalista e consigliera FIAB Italia, Maria Cristina Caimotto, ecolinguista e autrice di “Discourses of Cycling, Road Users and Sustainability” e Sonia Cambursano, consigliera della Città Metropolitana di Torino con delega a Turismo e Attività produttive nonché sindaca di Strambino.
L’ultimo appuntamento si svolgerà, invece, alle ore 21.00 e sarà la rappresentazione teatrale del Teatro a Pedali con “L’altro mondo - piccole storie di cambiamento”, una modalità innovativa proposta da Mulino ad Arte per promuovere la sostenibilità, creando un coinvolgimento attivo del pubblico. Il Teatro a Pedali, come suggerisce il nome, nasce proprio per alimentare gli spettacoli teatrali. Tutte le produzioni toccano i temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale e trovano, quindi, un perfetto abbinamento con questo format, che consente agli spettatori di essere direttamente protagonisti.
Sempre con la produzione di Mulino ad Arte, si replicherà, poi, venerdì 5 luglio, alle ore 21, nel magico Parco del Sabiunè (in prossimità della panchina gigante), con lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice”. Il primo monologo ad impatto zero, dove non è previsto l’utilizzo di corrente elettrica e con i costumi e gli elementi scenici riciclati e ridotti all’osso. Un contesto unico e, per partecipare, un’unica raccomandazione: portarsi la torcia!
Tutti gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero, senza necessità di prenotazione.
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Dernière modification: 11 juin 2024, 09:10